Transatlantico Raffaello

Nome: Transatlantico Raffaello
Notizie: La Raffaello fu, insieme alla gemella Michelangelo, l'ultimo transatlantico della Società Italia Navigazione. Rimase in servizio per soli dieci anni, dal 1965 al 1975, prima di essere posto in disarmo a causa della crescente antieconomicità dei collegamenti passeggeri transatlantici via mare. Venduto al governo iraniano per essere utilizzato come alloggio per gli ufficiali militari che curavano la costruzione del porto militare di Bushehr, affondò nel novembre 1982 dopo essere stata colpita da missili incendiari iracheni. La Raffaello e la gemella Michelangelo furono il risultato dell'ultimo piano di rinnovamento della flotta di transatlantici passeggeri della Società Italia, la cui organizzazione aveva subito varie modifiche in seguito alle devastazioni della Seconda guerra mondiale e alla ripresa dei traffici migratori dall'Italia agli Stati Uniti d'America, al Sudamerica e all'Australia nel dopoguerra. A metà anni '50, in pieno boom economico, aveva cominciato a prendere forma il progetto di due unità gemelle che fossero in grado di assorbire da sole il traffico tra Napoli e New York, dato che le ammiraglie della flotta in servizio in quel momento, l'Andrea Doria e il Cristoforo Colombo, necessitavano del supporto delle vecchie motonavi Saturnia e Vulcania per soddisfare la richiesta di trasporto verso il Nordamerica. Già la legge 859 del 26 luglio 1956 stanziava 8,9 miliardi di Lire per la realizzazione di questo progetto, ma il tragico affondamento dell'Andrea Doria nella stessa data costrinse i vertici della Società Italia a rivedere i propri piani. La costruzione dei gemelli fu posticipata ed i finanziamenti ad esse destinati furono impiegati per la costruzione del'Leonardo da Vinci, che entrò in servizio nel 1960. Nel frattempo, il flusso migratorio verso il Nordamerica andava scemando e la concorrenza dell'aereo cominciava a farsi importante, tanto che nel 1958, ad appena sei anni dall'istituzione dei primi voli regolari transatlantici, il nuovo mezzo di trasporto superò i transatlantici per numero di passeggeri trasportati. Il governo italiano e la Società Italia, tuttavia, decisero di proseguire con la realizzazione dei due transatlantici gemelli, nominati Michelangelo e Raffaello. La costruzione fu affidata in contemporanea al cantiere Ansaldo di Genova Sestri e ai CRDA di Trieste su progetto dell'Ansaldo, con un ordine effettuato il 4 febbraio 1960. Prima di iniziare il suo servizio di linea sull'Atlantico, la Raffaello compì una crociera di una settimana nel Mediterraneo, partendo da Genova il 10 luglio e toccando i porti di Cannes, Malta, Atene e Napoli. Durante questo viaggio la nave ebbe solo un lieve problema a una turbina che costrinse a ridurre la velocità nell'ultima fase della crociera, problema risolto velocemente una volta a Genova. Il 25 luglio 1965 la Raffaello partì da Genova per il suo viaggio inaugurale verso New York, durante il quale fece tappa anche a Cannes, Napoli e Gibilterra. Giunse a destinazione nella mattinata del 2 agosto, con 1121 passeggeri a bordo. La Società Italia aveva programmato, per il giorno successivo, l'arrivo a New York della Michelangelo, in modo da mettere in mostra scenograficamente l'eleganza delle due gemelle. La Raffaello ripartì alla volta di Genova l'8 agosto, con a bordo 1628 passeggeri. Il 26 ottobre 1965 la nave partì per la sua quinta traversata atlantica verso Ovest e cinque giorni più tardi, mentre si trovava ancora a 1800 miglia circa da New York, nella sala macchine di poppa scoppiò un violento incendio. Le fiamme furono domate dopo qualche ora, ma i danni erano ingenti e il comandante Oscar Ribari, tenendo conto del previsto peggioramento meteo e dell'impossibilità di superare i 18 nodi di velocità, preferì interrompere il viaggio, facendo ritorno a Genova giungendo in porto il 6 novembre e rientrando in servizio esattamente un mese dopo, una volta terminate le riparazioni. Nella primavera del 1966 la nave fu protagonista di una singolare campagna pubblicitaria della Alfa Romeo, che intendeva esportare la nuova Spider 1600 negli Stati Uniti. Ne vennero quindi imbarcati tre esemplari, due dei quali furono posti sui ponti esterni della nave ed utilizzati per prove dimostrative, venendo poi messi a disposizione di passeggeri che volessero eventualmente provarli. Al termine della traversata le automobili furono sbarcate a New York. Nell'inverno 1966/67 la Raffaello fu sottoposta ad interventi di irrobustimento delle sovrastrutture a prua, dopo che quelle della gemella Michelangelo erano state sfondate da un'onda anomala il 12 aprile precedente. Nel 1967 la Società Italia incluse per la prima volta delle crociere nei Caraibi nel programma delle attività annuali delle gemelle: il 9 febbraio 1967 la Raffaello salpò da New York per una crociera di sette giorni, con scali a Nassau e Saint Thomas, prima di effettuare la cosiddetta Mediterranean go round cruise, una traversata da New York a Genova che ai tradizionali scali a Gibilterra, Cannes e Napoli ne aggiungeva altri in varie località turistiche europee. Negli anni successivi, con il definitivo declino del trasporto passeggeri per nave sull'Atlantico, il programma di crociere della Raffaello e della gemella Michelangelo si fece sempre più importante. Tuttavia, la suddivisione in tre diverse classi con ambienti separati non permetteva di sfruttare al meglio le due unità in questa veste e le perdite economiche del servizio passeggeri della Società Italia crebbero sempre di più. La situazione era resa ancora più complessa dalle tensioni con i sindacati dei marittimi, che spesso indicevano scioperi che ritardavano la partenza della nave di 24-48 ore con un preavviso minimo. Il 15 marzo 1967 fu addirittura appiccato un incendio doloso in una zona riservata all'equipaggio, ma la nave non subì danni rilevanti. Nel 1969 sulla nave è stata girata la sequenza in crociera del film, diretto ed interpretato da Alberto Sordi Amore mio aiutami. La Raffaello continuò ad alternare servizio di linea e crociere senza particolari avvenimenti fino al 18 maggio 1970, quando durante una traversata tra Genova e New York, nell'affollatissimo stretto di Gibilterra entrò in collisione con la petroliera norvegese Cuyahoga, subendo solo danni molto limitati alla prua. La Raffaello si fermò sette giorni a Gibilterra per essere messa in condizione di proseguire il viaggio, effettuando poi le riparazioni definitive a Genova. Il 28 settembre 1973 la nave, da poco ripartita da Napoli verso New York, dovette fare rientro a Genova per un'avaria alla turbina dell'apparato motore poppiero, ripartendo alla volta degli Stati Uniti il 6 ottobre. L'entrata in servizio del Boeing 747, che nel 1970 permise all'Alitalia di offrire un viaggio Roma - New York a tariffe ridotte quasi di un terzo rispetto all'anno precedente, fu un ulteriore duro colpo per la Società Italia, le cui navi del resto trasportarono nel 1971 solo 4000 emigranti verso gli Stati Uniti. L'aumento esponenziale del costo dei carburanti rese la situazione insostenibile e, nonostante il successo del programma crocieristico del 1974, il 25 marzo 1975 il Governo rese effettivo il processo di abbandono delle linee passeggeri da parte della Società Italia, già previsto dal 1971, comunicando l'ordine di disarmo per la Raffaello entro il 1º maggio dello stesso anno. Dopo un'ultima crociera nei Caraibi, il 21 aprile 1975 la Raffaello partì per l'ultima volta da New York in direzione di Genova, attraversando l'Oceano Atlantico per la duecentoventiseiesima volta con a bordo 819 passeggeri. Giunse a destinazione il 30 dello stesso mese, venendo posto ufficialmente in disarmo a partire dal giorno successivo. Spogliato delle suppellettili e delle opere d'arte, rimase ormeggiato nel porto di Genova per circa un mese, prima di essere trasferito a rimorchio nella baia di Portovenere, dove fu raggiunta in seguito dalla gemella. La Società Italia ricevette diverse offerte per l'acquisto delle navi, tra le quali quella di un gruppo con sede nel Liechtenstein che progettava di trasformarle in cliniche naviganti per la cura di tumori con un particolare marchingegno chiamato "Tronado", ma nessuna trattativa si concretizzò fino all'ottobre 1976, quando il governo iraniano manifestò il proprio interesse per entrambe le navi. Il 12 dicembre 1976 fu comunicata ufficialmente la cessione dei due transatlantici all'Iran, che li avrebbe impiegati come alloggio per gli ufficiali militari che seguivano la costruzione dei nuovi porti militari di Bushehr e Bandar Abbas. Alla Società Italia andarono complessivamente 30 miliardi e 600 milioni di lire; la manutenzione e la gestione dei gemelli, che avrebbero mantenuto nome e porto di registro, sarebbe stata affidata a marittimi italiani per i successivi tre anni. Il 20 gennaio 1977 la Raffaello lasciò Porto Venere (SP) al traino, giungendo a Genova per essere sottoposta ai lavori di ristrutturazione necessari a renderla abitabile nel difficile clima del Golfo Persico. L'impianto di climatizzazione e le lavanderie furono potenziati, mentre negli appartamenti di lusso del Ponte Lance, nei quali sarebbero stati alloggiati gli ufficiali di rango più elevato, su richiesta dello stesso Scià Mohammad Reza Pahlavi furono ripristinate le opere d'arte originarie, sostituite nel resto della nave da pannelli e stoffe. Sui ponti esterni furono poi installati dei telai per permetterne la copertura con tendaletti che riparassero dal sole. Il 12 agosto 1977 la Raffaello lasciò per l'ultima volta Genova, giungendo nel porto di Bushehr, sua destinazione finale, dodici giorni più tardi. L'eccezionale quantità di alghe e di meduse nella zona causò fin dall'inizio problemi alle prese a mare; la crescente instabilità del clima politico iraniano, che nel febbraio 1979 avrebbe portato alla cacciata dello Scià e alla salita al potere dell'Ayatollah Khomeyni, rese sempre più difficile la situazione della nave e dell'equipaggio italiano. In un'intervista apparsa nel maggio 1979 sul giornale triestino Il Piccolo, l'ex primo ufficiale di macchina della Raffaello, Pietro de Marinis, da poco tornato dall'Iran, denunciò le condizioni pietose in cui ormai versava il transatlantico, lasciato alla mercé di saccheggiatori, topi e scarafaggi e con gli impianti di bordo ormai compromessi. Nell'agosto 1980 come da contratto gli italiani lasciarono definitivamente la nave, che nel frattempo era stata rinominata "Doctor Shariati" in onore di un rivoluzionario caduto pur mantenendo nome e porto di registro originari a poppa. Con lo scoppio della guerra Iran-Iraq la Raffaello, che costituiva un punto di riferimento per gli aerei iracheni che bombardavano il porto di Bushehr e la vicina centrale nucleare, fu spostata a circa un miglio della costa. Il 20 novembre 1982 fu colpita a poppa da dei missili incendiari iracheni, affondando definitivamente due giorni più tardi. Il relitto, posto a poca profondità, fu segnalato da boe dopo l'affondamento, nel febbraio 1987, della petroliera Iran Salam che l'aveva urtato.
![]() Stato: Gibraltar Emissione: Navi Anno: 03/04/1967 Dentelli: 14 x 14 Filigrana: Senza filigrana |
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